La battaglia di Gǔníngtóu - 古寧頭之役 - Battle of Kuningtou | Kinmen Rising Project

La battaglia di Gǔníngtóu - 古寧頭之役 - Battle of Kuningtou

Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3180.JPGLa battaglia di Gǔníngtóu - 古寧頭之役 o Kuningtou ebbe luogo tra il 25 ed il 27 ottobre 1949, fra la guarnigione del Kuomintang di stanza a Kinmen ed il People's Liberation Army di Mao Zedong, nella zona di Gǔníngtóu - 古寧頭區 appunto. Si tratta della battaglia più celebre fra quelle che si tennero nell'arcipelago, per una serie di motivi. Fu il primo tentativo d'invasione in grande stile da parte dell'esercito di liberazione di Mao. Grazie al suo esito, in molti reputano che tale battaglia sia stata decisiva per le sorti a venire dei nazionalisti di Chiang Kai-shek, ma soprattutto per la Repubblica di Cina e dei suoi territori come la conosciamo oggi. La battaglia fece comprendere ai generali di Chiang Kai-shek l'importanza di fortificare i pochi territori ancora in mano loro, piuttosto che a pensare di ritornare al più presto sul continente; mossa che si rivelò vincente. Se fossero stati sconfitti, Mao avrebbe avuto via libera sino all'arcipelago di Penghu e Taiwan, e ciò avrebbe ricondizionato la storia di tutta l'area, dalla Corea al Sud Est asiatico. Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3241.JPGFu una battaglia epica, feroce e sanguinaria, che ancora oggi viene ricordata e celebrata da istituzioni, veterani e popolazione, come esempio di coraggio, fedeltà, sacrificio, onore. Le tracce dei combattimenti sono ancora, a distanza di 60 anni, visibili in tutta la zona. Invece le ferite che lasciarono nell'animo di chi ne fu parte, da una lato o dall'altro, quelle no, non si possono vedere, ma non spariranno mai più. Inoltre si può solo supporre l'inferno in cui gli abitanti si ritrovarono in quei giorni, vittime di una guerra non voluta da loro, che li avrebbe segnati per sempre.
 

Prologo


Shāxī Fortress - 沙溪堡 [Lièyǔ] IMG_3527.JPGNelle settimane precedenti l'attacco, i comandanti della guarnigione di Kinmen avevano avuto sentore di una possibile azione nemica; avevano quindi provveduto in fretta a far costruire circa 200 bunker interrati, prevalentemente strutture semplici, non cementificate, di roccia e terra, lungo la costa. Erano stati disposti numerosi ostacoli anti sbarco e piantate 7455 mine. Premetto che i raggruppamenti dell'esercito del Kuomintang e del PLA di allora sono leggermente differenti rispetto alla classificazione NATO odierna, sia per il numero di uomini assegnati alla singola unità, che per la presenza di unità oggi non più in uso. Per cercare di fare chiarezza, noi ci riferiamo alla nomenclatura presente sulle mappe del museo della battaglia, ove sono chiaramente indicati il numero 22 ed il 12 contraddistinti da XXXX, il 18, il 5 ed il 25 da XXX. Ciò identifica 22 e 12 come armate, 18, 5, 25 e 19 come corpi d'armata, benché la traduzione dal mandarino sia diversa; 22 e 12 vengono definite 兵團, Gruppo d'armate, la 18, 25, ecc come 軍, ovvero Armata (intesa come unità regionale). Aggiungiamo che per numero di uomini un corpo d'armata d'allora corrisponderebbe ad un divisione NATO odierna, dai 10.000 ai 20.000 soldati. Quindi il numero di uomini impiegati è in realtà inferiore a quanto ci si potrebbe attendere, basandosi sulle mere traduzioni.Mappa della battaglia, dal museo
Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3188.JPGA Kinmen vi erano dunque la 22a Armata agli ordini del generale Lǐ Liángróng (Li Liang-jung) - 李良荣, governatore di Fuzhou per pochi mesi a cavallo fra 1948 e 1949, ed una porzione della 12a Armata del celebre Hú Liǎn - 胡璉 (il quale tuttavia non prese parte alla battaglia); quest'ultima contava in totale circa 40.000 soldati, suddivisi in 3 Corpi d'Armata.
Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3189.JPGIn seno alla 22a Armata vi era, con 10.000 uomini, il 25o Corpo d'Armata, formato dalle divisioni 40 e 45. Il 5o Corpo d'Armata, sempre della 22a Armata, difendeva invece Kinmen Minore, con le divisioni 166 (o meglio, ciò che ne rimaneva dopo la battaglia di Xiamen), 200 ed il 53o reggimento della 18a divisione del 19o corpo d'armata, per un totale di circa 3.000 uomini agli ordini del generale Lǐ Yùnchéng - 李運成. Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3190.JPGLa stessa 22a Armata aveva in carico la logistica, i trasporti, le comunicazioni, e la divisione 201, chiamata Youth Army, composta dai soli reggimenti 601 e 602. La parte est di Kinmen Maggiore era difesa invece dal 18o Corpo d'Armata comandato dal generale Gāo Kuíyuán - 高魁元, facente parte della 12a Armata del generale Hú Liǎn - 胡璉. Esso poteva contare sulle divisioni 118, 45, 11. Quest'ultima giunse a Kinmen 5 giorni prima della battaglia, notizia che fu acquisita dal generale nemico Xiāo Fēng - 萧锋 ma deliberatamente ignorata dal suo superiore, il generale Yè Fēi - 葉飛, comandante della 10a Armata PLA. Fu quello uno dei tanti errori commessi nella pianificazione dell'attacco.
Vi era poi il 19° Corpo d'armata, soprannominato cavallo celeste - 天馬, comandato dal generale Liú Yúnhàn - 劉雲瀚; esso era costituito da 3 divisioni, ed un battaglione di 21 carri M5A1 Stuart flickr-24567960748.jpg(veicolo successivamente denominato l'Orso di Kinmen, a causa della potenza dimostrata contro i nemici); delle tre divisioni, la 13a arrivò a Kinmen il 23 ottobre, la 18a e 14a il 24, in ritirata dal Fujian. Il 19° era inglobato nella 12a Armata, ma poiché Hú Liǎn - 胡璉, era appunto assente, esso obbediva in ultima istanza al generale Lǐ Liángróng (Li Liang-jung) - 李良荣, il quale comandava l'intera guarnigione dell'arcipelago, ed era il secondo più alto in grado, dopo il generale Tāng Énbó - 湯恩伯, da cui dipendeva. Infine c'era il generale Liú rǔmíng (Liu Ju-ming) - 刘汝明 che comandava l'8a Armata, costituita da 6 divisioni per 30.000 uomini, a difesa di Xiamen e Zhāngzhōu; il 15 ottobre iniziò la battaglia di Xiamen, che durò soltanto 2 giorni e si concluse con la ritirata dei nazionalisti verso Kaohsiung; qualcuno però pare sia confluito a Kinmen, probabilmente a causa della mancanza di trasporti, più che per rinforzo alla guarigione dell'arcipelago.

XXXXX Armata XXXX Corpi d’Armata XXX Divisioni XX Reggimenti III
Kinmen Defense Commander
Tāng Énbó - 湯恩伯
22
Lǐ Liángróng - 李良荣
5
Lǐ Yùnchéng – 李運成
   
   
200  
166  
  201
Zhèng Guǒ – 鄭果
601
  602
25
Shén Xiàngkuí – 沈向奎
40
Fàn Lín – 范麟
120
119
118
45
Láo Shēng-huán – 勞聲寰
 
       
12
Hú Liǎn – 胡璉
19
Liú Yúnhàn – 劉雲瀚
13
Wú Chuíkūn – 吳垂昆
 
14
Luó Xīchóu – 羅錫疇
42
41
40
18
Yǐn Jùn – 尹俊
54
53
52
     
18
Gāo Kuíyuán – 高魁元
118
Lǐ Shùlán – 李樹蘭
354
353
352
43
Bào Bùchāo – 鮑步超
 
11
Liú Dǐnghàn – 劉鼎漢
34
33
32
31

 

Secondo alcune fonti soltanto 4.000 uomini riuscirono a fuggire e la 10a Armata PLA conquistò poi anche le isole più vicine a Kinmen Maggiore, Dadeng ed altre.

Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3238.JPGL'abbandono quasi senza combattere della città costiera potrebbe lasciare basiti, in quanto essa costituiva un importante porto e la probabile stazione di partenza per un futuro attacco a Taiwan, ma Chiang Kai-shek (o chi per lui) ritenne più proficuo concentrare le truppe a Kinmen, in modo da poter controllare la città ormai in mano ai nemici ed i suoi traffici marittimi. Inoltre attaccare una città con tutto l'entroterra già conquistato è altra cosa rispetto a difendere un gruppo di isole. La mossa si rivelò poi vincente.

flickr-12149998673.jpgI generali di Mao, soprattutto Yè Fēi - 葉飛, il maggiore imputato della disfatta, ritenevano che a Kinmen si trovassero 12.000 uomini, benché secondo alcuni rapporti le forze fossero aumentate nei giorni precedenti l'attacco, a 20.000 o più. In realtà a Kinmen Maggiore ve ne erano 30.000, che andarono aumentando nel corso della battaglia, grazie all'arrivo dei rinforzi: alcune fonti riferiscono di 40.000 soldati in tutto. Il generale del Xiāo Fēng - 萧锋, sottoposto di Yè Fēi - 葉飛, comandò una prima ondata di 9.000 combattenti a bordo di circa 300 imbarcazioni di legno e giunche, più 350 marinai, per lo più pescatori, reclutati a forza, che successivamente sarebbero dovuti tornare indietro a prelevare altre truppe, in modo tale da avere sull'isola circa 20.000 uomini. Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3226.JPGUno dei grossi problemi dei comunisti fu la mancanza di imbarcazioni; molte andarono perdute nel corso dei brevi scontri antecedenti e conseguenti la battaglia di Xiamen, e la popolazione della regione si oppose al sequestro delle proprie imbarcazioni da pesca e da trasporto, in quanto esse costituivano l'unico mezzo per sopravvivere. Infatti la maggior parte venne nascosta; il generale Xiāo Fēng - 萧锋, nelle sue memorie, ricorda che i proprietari delle imbarcazioni fuggirono con esse, oppure senza di esse; oppure le distrussero pur di non lasciarle nelle mani dei comunisti. Di conseguenza egli ed i suoi uomini si ritrovarono o con le imbarcazioni ma senza comandante, o coi comandanti ma senza barche. Molti marinai furono addirittura reclutati dalle aree limitrofe, ma la loro scarsa conoscenza delle acque intorno all'arcipelago si rivelò poi fatale. A causa della scarsità di risorse venne attaccata prima la città di Xiamen, e poi Kinmen, ma nei piani iniziali dovevano invece essere attaccate simultaneamente.
 

La battaglia

 

古寧頭戰役的地圖 - mappa della battaglia - map of the battle

flickr-40056352524.jpgL'attacco all'arcipelago prevedeva lo sbarco nella zona di Gǔníngtóu - 古寧頭, in tre punti. Il fianco sinistro tra Lóngkǒu - 嚨口 e la zona antistante il villaggio di QióngLín - 瓊林, doveva spezzare in due le difese dell'isola; alcune imbarcazioni finirono però sulla spiaggia fra Běishān - 北山 e Líncuò 林厝, a causa delle condizioni del mare, e lì si riunirono col fianco destro; il bersaglio era l'odierna città di Jīnchéng - 金城. La forza principale doveva invece sbarcare sulla spiaggia di Gǔníngtóu - 古寧頭, vicino a Húwěi - 湖尾.
Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3181.JPGIl caso volle che nel pomeriggio del 24 ottobre, si svolgesse un'esercitazione anti invasione, che vedeva coinvolti tre carri armati appartenenti al 1o plotone, 3a compagnia del 1o battaglione, del 3o reggimento carri, agli ordini del tenente Yang Chan. Il 1o battaglione carri distaccato a Kinmen era costituito da esperti veterani che avevano combattuto col generale Hú Liǎn - 胡璉, nella provincia di Anhui. Ebbene, il carro del tenente rimase impantanato sulla spiaggia a nord di Lóngkǒu - 嚨口. Furono fatti diversi tentativi per liberarlo, ma a tarda notte i membri del plotone ancora discutevano su come liberare il mezzo, mentre facevano uno spuntino.
Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3195.JPGLo sbarco nemico iniziò intorno alla mezzanotte del 25 ottobre. Con l'alta marea, le imbarcazioni che trasportavano i reggimenti 244, 251, e 253 del 28o Corpo d'Armata della 10a Armata, si avvicinarono il più possibile alla spiaggia, su ordine dei comandanti comunisti, contro il consiglio dei pescatori; passarono sopra agli ostacoli anti sbarco, ma poi iniziò la bassa marea, e la maggior parte delle barche rimase su di essi intrappolata. L'avvicinamento fu protetto da un intenso fuoco d'artiglieria proveniente dai mortai da 75mm e 105mm situati sulle isole intorno a Kinmen Maggiore, precedentemente conquistate dalla 10a Armata.
Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3219.JPGNon è chiaro se fu il fuoco d'artiglieria, o come riferisce la pagina di Wikipedia, lo scoppio accidentale di una mina sula spiaggia, a mettere in allarme le truppe di difesa, che spararono dei razzi in aria, i quali illuminarono la spiaggia. I carri del tenente Yang Chan uscirono indenni dal bombardamento; messi in allarme, videro che circa 3.000 soldati del 244o reggimento erano sbarcati. L'ufficiale comandò ai 2 carri efficienti di schierarsi di fianco al proprio in modo da opporsi al nemico, ed iniziarono a fare fuoco, coadiuvati dalla 201a divisione asserragliata nei bunker antistanti la spiaggia. Nel frattempo, intorno alle 2.40am, i reggimenti PLA 251 e 253 riuscirono ad aprirsi una breccia fra le difese dalla 201a divisione. flickr-7809555516.jpgUno dei colpi di fortuna che contribuì alla vittoria finale dei nazionalisti, fu il fatto che la notte del 25 ottobre, a nord della spiaggia di Běishān - 北山 stazionavano alcune loro navi: il cacciatorpediniere Taiping, la cannoniera Nanan, il cacciamine 202, la cannoniera Huaian e la LST 210 Zhongrong - 中榮, una nave da sbarco anfibio, che in realtà era lì in attesa di un carico da contrabbandare a Taiwan. Quest’ultima fu la prima, con le mitragliatrici 2x2 40mm, 6x1 40mm, 8x1 20mm a giungere a dar supporto ai difensori. Essa spazzò via le imbarcazioni nemiche ferme sulla spiaggia, tagliando così ogni possibile via di fuga ed affrontò in mare i rinforzi inviati dall’esercito PLA nel corso delle successive nottate. Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3240.JPGAnche l'aviazione, coordinata dal generale Láo Shēng-huán - 勞聲寰, comandante della 45a divisione, diede un fondamentale contributo alla battaglia, bombardando le navi e le postazioni d'artiglieria nemica sin dalla prima mattinata dell'attacco. Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3212.JPGI reggimenti 251 e 253 PLA arrivarono a conquistare Líncuò - 林厝 ma la loro avanzata si interruppe fra Ānqí - 安岐 e la collina 132 intorno alle 7am: intorno alle 4.30am del 25 ottobre, la 14a divisione da sud si diresse verso Húxià - 湖下, poi respinse il nemico verso Xīpǔtóu - 西浦頭 prima, e poi appunto Ānqí - 安岐, dove incontrò il supporto dei carri M5A1 della 1a compagnia, giunta in rinforzo dal villaggio di Shāměi - 沙美; i reggimenti 601 della 201a divisione e 41 della 14a attraversarono la baia di Cíhú - 慈湖 (che in quel periodo non era ancora un lago bensì una baia e quindi non esisteva ancora la strada omonima) e bloccarono l'avanzata nemica ad ovest di Nánshān - 南山. Nel frattempo le divisioni 118 e 18 da est, giunsero in soccorso della 201a e dei tre carri sulla spiaggia; la prima si riunì durante la notte con i rimanenti 4 carri armati della 3a compagnia del 1o battaglione, del 3o reggimento, e si diressero verso Guānyīnshān - 觀音山, una collinetta (N24.461322, E118.344415) a ridosso di Lóngkǒu - 嚨口. Gli obsoleti carri M5A1, una volta esaurite le munizioni, vennero lanciati contro la fanteria nemica come degli arieti, travolgendo tutto ciò che incontravano. Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3230.JPGAlle 8am affrontarono il 253o reggimento PLA, che combatteva presso Guānyīnshān - 觀音山 e la collina di Húwěi - 湖尾高地, bloccandoli; tuttavia persero un carro armato, costretto a rientrare a causa di un colpo di bazooka. I B-26 e B-25 dell'aviazione nazionalista nel frattempo avevano iniziato a bombardare le postazioni d'artiglieria nemiche al di là del mare.
Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3223.JPGIl 251o reggimento PLA ebbe invece più fortuna, riuscendo ad asserragliarsi nel villaggio di Líncuò - 林厝. I nazionalisti li attaccarono con la 14a e 118a divisione, subendo però pesanti perdite. Alle 11am Ānqí - 安岐 e Xīpǔtóu - 西浦頭 erano stati riconquistati. In questa sanguinosa azione, perse la vita il tenente colonnello - 中校 (poi nominato postumo maggiore generale) Lǐ guāngqián - 李光前, crivellato dai colpi di una mitragliatrice mentre guidava i suoi uomini del 42o reggimento della 14a divisione all'attacco. A lui è dedicato un tempio a Kinmen, il 李光前將軍廟, nel luogo ove morì, fra Xīpǔtóu - 西浦頭 e Líncuò - 林厝.
Anche il plotone del tenente Yang Chan partecipò al contrattacco coi due carri ancora efficienti. Il suo, che era rivolto verso l'entroterra, non poteva fornire un pieno supporto, così il pilota ed altri membri dell'equipaggio smontarono la mitragliatrice principale e la posizionarono per far fuoco contro il nemico come se si trattasse di un'arma da fanteria. Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3229.JPGNel corso della battaglia, lo stesso pilota, Tseng Shao-lin, rimase ucciso da una raffica di colpi. Fu la prima vittima fra i carristi. Lo stesso giorno anche la 1a compagnia carri stanziata nel nord-est dell'isola, presso Shāměi - 沙美, si mise in movimento, intorno all'alba. Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3222.JPGAgli ordini del capitano Hu K’e-hua, essa doveva incontrare i fanti della 118a divisione a QióngLín - 瓊林, ma non li trovarono, e persero un carro per problemi al motore. Si diressero così verso il rumore della battaglia. Avanzando cautamente, ingaggiarono il nemico sulla spiaggia alle 6.30am, distruggendo le imbarcazioni in vista e la poca resistenza. Il carro del capitano rimase senza batterie, e mentre segnalava il guasto agli altri carri, si accorse che decine di soldati nemici giacevano esausti in una trincea. Col solo proprio mitra Thompson egli catturò 80 uomini, le cui armi per altro erano state messe fuori uso dall'acqua e dalla sabbia. Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3216.JPGAlle 7am, con quattro carri, il capitano Hu K’e-hua attaccò altre imbarcazioni spiaggiate, all'interno delle quali si erano rifugiati alcuni nemici. Proseguirono poi verso nord, verso Guānyīnshān - 觀音山 dove incontrarono il 244o e 251o reggimento asserragliati nelle trincee e nei rifugi abbandonati precedentemente dai nazionalisti. Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3225.JPGPrivi di bazooka, essi poterono offrire solo una flebile resistenza ai blindati, e dovettero quindi ritirarsi. Il comandante del 244o reggimento, Xing Yongsheng, fu ferito seriamente e catturato. Dopo un'ora arrivò la fanteria della 118a divisione, che fece centinaia di prigionieri e liberò i soldati nazionalisti catturati. I carri continuarono ad avanzare verso ovest, ma alle 11.30am dovettero ritornare a Shāměi - 沙美 per rifornirsi di carburante, non prima però dell'arrivo della 18a divisione che consolidò il terreno conquistato. In quelle prime ore più di 2.000 uomini del PLA furono uccisi sulla costa, 2.400 catturati.

Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3215.JPGAlle 3am del 26 ottobre, circa 1.000 soldati di rinforzo del 246o reggimento PLA sbarcarono sulla spiaggia antistante Běishān - 北山. L'irruzione li portò a ricongiungersi coi resti del 251o reggimento a Líncuò - 林厝. flickr-8564954699.jpgAlle 6.30am la 118a divisione lanciò un sanguinoso contrattacco fra le mura delle abitazioni, col supporto dei carri armati, che però in un primo momento furono evitati dagli attaccanti, che si concentrarono invece sulla fanteria nemica, grazie anche al fatto di aver avuto tempo sufficiente per potersi ben asserragliare nelle abitazioni. Nel primo pomeriggio comunque i villaggi di Nánshān - 南山 e Běishān - 北山 vennero ripresi ed alle 3pm anche Líncuò - 林厝. Gli invasori dovettero ritirarsi verso la spiaggia. Al tramonto le truppe di Xiāo Fēng - 萧锋 avevano perso tutto il terreno e si ritrovavano confinate sulla costa, prive però di ogni via di fuga, mentre i nazionalisti annientavano tutte le sacche di resistenza. All'alba del 27 ottobre gli attaccanti superstiti, senza più armi e vettovaglie, si raggrupparono sulla spiaggia di Gǔníngtóu - 古寧頭, e dopo l'attacco finale dei nazionalisti, in 900 si arresero. Guningtou Battle Museum - 古寧頭戰史館 IMG_3217.JPGLa sanguinosa battaglia di Gǔníngtóu - 古寧頭之役 era terminata. Nelle settimane successive diverse dozzine di superstiti delle truppe d'invasione vennero rastrellati in giro per l'isola; tra questi i comandanti di reggimento Xing, Liu e Xu che furono mandati a Taiwan, ove furono giustiziati; il comandante del 246o reggimento Sun Yunxiu decise invece di suicidarsi. flickr-26659522869.jpgDella spedizione di circa 9.000 uomini, 5.175 furono fatti prigionieri. Di questi, circa 3.000 furono rimandati in Cina negli anni '50, in quanto avevano rifiutato di passare alla ROC. In migliaia però rimasero lì, a Gǔníngtóu - 古寧頭. Morti. Cadaveri senza un nome, senza una storia, abbandonati tra la sabbia ed i campi, che presto diventarono cibo per gli animali selvatici. flickr-26659550249.jpgSoltanto la pietà degli abitanti di Kinmen, e chissà, forse anche di qualche ex nemico, consentì ad alcuni di loro di avere una qualche sepoltura. Se vi capita di passare per i campi dietro la spiaggia di Gǔníngtóu - 古寧頭, nel periodo in cui essi vengono arati, noterete in mezzo alla terra spuntare dei ciuffi d'erba su dei piccoli cumuli; in mezzo, una spranga di ferro con in cima una bottiglia di plastica. Ciò indica che lì sotto riposa la salma di un soldato. Ne potrete vedere a decine, forse a centinaia, molti scomparsi, ormai inghiottiti dalla vegetazione, ma comunque più fortunati di altri, i cui resti finirono in mare, trascinati dalle correnti. flickr-37549059725.jpgSepolti in tutta fretta per evitare il pericolo di epidemie, in quei luoghi i contadini non scavano, non coltivano nulla, in forma di rispetto. Da allora nessuno ha mai pensato di riesumare i corpi e restituirli alla nazione per cui avevano combattuto. Vuoi per le relazioni non proprio idilliache di allora, vuoi per il taboo di andare a profanare il sonno dei caduti, ancora oggi quei macabri tumuli ci ricordano ed ammoniscono sugli orrori della guerra.






 

flickr-37549070235.jpgFonti:

DVD Guningtou Battle by Kinmen National Park
古寧頭戰役之時代意義與時空背景之三
Battle of Guningtou: The Republic of China Fights For Survival https://warfarehistorynetwork.com/daily/military-history/battle-of-guni…
Wikipedia zh & eng (Nota: esistono discrepanze fra la versione cinese di Wikipedia e quella inglese, per sommi capi, meno accurata)

THE BATTLE OF QUEMOY - The Amphibious Assault That Held the Postwar Military Balance in the Taiwan Strait by Maochun Miles Yu

Armed Forces Museum web site:  http://museum.mnd.gov.tw/english/Publish.aspx?cnid=1558&p=37700

帶領海鵬南飛的勇者——劉鼎漢將軍紀念館 https://blog.xuite.net/genliudinghan/twblog?st=c&w=4342671&p=1

Filmati:
https://www.youtube.com/watch?v=jcXKnASV9HM 「古寧頭大戰」 "The Battle of Guningtou" (original English title: "The Battle of Kuningtou")
https://www.youtube.com/watch?v=uR3Jp96bmkg

flickr-26659550249.jpgNote:

Alcuni nomi non sono scritti in pinyin; non essendo sicuro, ho preferito lasciarli come erano riportati dalla fonte originale.

Nonostante abbia cercato di ricostruire le varie fasi della battaglia nel modo più accurato possibile, potrebbero esserci degli errori; sono comunque convinto che la mia ricostruzione sia migliore di qualunque altra in lingua inglese reperibile su internet (probabile che se ve ne siano altre su qualche libro cartaceo, ma non ne ho consultata alcuna)

Come sempre, quando si parla di guerra, a qualcuno la mia ricostruzione non piacerà: pazienza, ma qualora dovessero emergere errori, sarò ben felice di apportare le eventuali correzioni.

 

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